6. set, 2019

?????????????????????????????????????????????????????????????????

Buona serata amici e fratelli con questo spunto di riflessione anche se so che saranno e resteranno solo parole al vento dato che…sic.sic. Purtroppo, la fretta e la superficialità sono le malattie croniche del nostro secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nei Media con informazioni troppo spesso falsificate e, le persone non sono o non vogliono vedere oltre la punta del proprio naso, il loro status momentaneo e illusorio è più forte che la loro stessa coscienza (perlomeno per quelli che ne detengono ancora una).
Estati torride con bambini piccoli ed anziani sofferenti, piogge torrenziali, boschi in affanno, montagne che si sgretolano, ghiacciai che si ritirano a vista d’occhio: sono tutti segni evidenti che ci fanno capire che stiamo vivendo un cambiamento climatico senza precedenti, il quale, se avanzerà ulteriormente, rischierà a breve di compromettere molto seriamente la nostra vita.
Eppure c’è ancora chi nega le evidenze scientifiche e preferisce pensare che tutto sia frutto di un qualche complotto – “cinese”, stando a Trump – oppure semplicemente uno spauracchio o “isterismo” rosso-verde. Milioni di giovani in tutto il mondo invece sentono la reale minaccia e ci chiedono di agire con urgenza per frenare il riscaldamento del pianeta in modo che la temperatura non aumenti di più di 1.5 gradi rispetto all’era pre-industriale. Se l’aumento dovesse superare questo limite, oltre al potenziamento dei fenomeni citati in entrata ci ritroveremo con delle temperature equivalenti a quelle attuali di Napoli, le alluvioni e le frane saranno sempre più frequenti, la maggior parte dei ghiacciai nel mondo scomparirà, grandi aree della Terra si desertificheranno mentre altre saranno sommerse dai mari in rialzo, e i flussi migratori cresceranno in conseguenza.
Conosciamo il ruolo dei gas ad effetto serra (CO2, metano) sul riscaldamento globale. Dobbiamo diminuire drasticamente la loro produzione, perciò i combustibili e i carburanti di origine fossile (petrolio, carbone, gas) devono essere abbandonati a breve scadenza. L’energia nucleare, pur non producendo CO2, comporta rischi ed oneri troppo elevati, anche per le generazioni future, e non può quindi essere considerata come un’alternativa. Il nostro consumo d’energia dev’essere invece economizzato e coperto da fonti d’energia rinnovabile (idroelettrico, fotovoltaico, biomassa, eolico).
Queste misure, oltre ad essere indispensabili, presentano delle grandi opportunità per l Europa. Si pensi al risanamento energetico degli edifici e degli impianti industriali esistenti, alla diminuzione del traffico individuale assieme al potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici e non inquinanti, all’aumento della produzione di energia fotovoltaica (per la quale esiste nel nostro globo un potenziale enorme non ancora sfruttato), alla cura del bosco e del verde urbano (che contribuiscono all’assorbimento di CO2 e producono legname, materiale di costruzione e fonte di energia rinnovabile), o ancora alla conversione ecologica dell’agricoltura e dell’economia intera, tutte misure che hanno il potenziale di creare molti posti di lavoro pregiati (“green new deal ”). Una pianificazione urbanistica basata su criteri ecologici, inoltre, permetterebbe di ridurre il traffico e la deleteria cementificazione del paesaggio (la produzione di cemento richiede anche tanta energia fossile), di risparmiare energia utilizzando quella più adatta e di creare spazi che favoriscono un aumento della qualità di vita.
Quanto deciso fino ad oggi dalle varie Istituzioni in materia di politica climatica ed ambientale non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi necessari entro le scadenze fissate da loro stessi. Soprattutto l`Europa deve fare di più a casa sua e contribuire maggiormente agli sforzi a livello internazionale. Non ci sarà una nuova Arca di Noè: se vogliamo salvarci dobbiamo salvare il pianeta sul quale viaggiamo. Tutte le misure necessarie vanno messe in atto a breve scadenza e rese sempre compatibili con la qualità di vita di chi viene implicato – “gilets jaunes” insegnano. Una vera economia circolare deve abolire non soltanto lo sfruttamento della natura ma pure quello di chi lavora – in Europa e a livello globale. Negare che le attività antropiche siano quantomeno corresponsabili del riscaldamento climatico è come negare l’Olocausto: le prove, per entrambi, sono talmente schiaccianti e agghiaccianti che non dovrebbero dar adito a dubbi, nemmeno tra i più ottusi e poco informati. Eppure lo scetticismo sul riscaldamento globale è dilagante. Molti preferiscono ignorare i campanelli d’allarme che da alcuni decenni a questa parte si fanno sempre più numerosi e insistenti, a cominciare dal monito del Club di Roma, nel 1972, con la pubblicazione del rapporto I limiti dello sviluppo, sino ai più recenti rapporti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che dal 1990 ad oggi analizza e riassume periodicamente l’eccellenza della ricerca scientifica riguardante i cambiamenti climatici – osservati e pronosticati – fornendo indicazioni sui rischi ch’essi comportano e sul come mitigarli. Il quinto rapporto dell’IPCC – suddiviso in tre parti pubblicate tra il 2013 e il 2014 – è costituito da 4’852 pagine redatte da centinaia tra i maggiori scienziati ed esperti di clima al mondo. Ma per capire che stiamo tirando troppo la corda non è di certo necessario sorbirsi le migliaia di pagine pubblicate dall’IPCC o da altri autorevoli enti. Basta seguire l’attualità – e il buonsenso – per rendersene conto. Ad esempio, i media hanno riportato le scoperte di recentissimi studi (pubblicati su nature e the Cryosphere) da cui si evince che, a livello globale, nel periodo 1961-2016 i ghiacciai hanno perso 9’000 miliardi di tonnellate di ghiaccio e che i 4’000 ghiacciai europei potrebbero sparire quasi completamente entro il 2100. Il che non sorprende poi così tanto se pensiamo che l’estensione dei ghiacciai alpini si è già ridotta del 60% nel corso dell’ultimo secolo.
Se le temperature dovessero continuare ad aumentare – e lo faranno anche di 7 °C entro la fine del secolo se dovessimo continuare imperterriti col modello business-as-usual – è inevitabile che di pari passo aumenterà la fusione dei ghiacci. E non è una bella cosa. In caso di completa fusione, la calotta glaciale groenlandese può far salire i livelli oceanici di 7 metri; l’Antartide, da solo, ha un potenziale di 60 metri. E proprio da quest’ultimo si è staccato, nell’estate 2017, un iceberg grande due volte il Canton Ticino. Se non dovessimo riuscire a bloccare la fusione di questi ghiacci ancestrali le centinaia di milioni di persone che abitano le coste dovranno emigrare. Per quantificare, le Nazioni Unite prevedono che entro il 2050 vi saranno 200 milioni di migranti climatici. In realtà, già oggi l’innalzamento degli oceani minaccia le prime comunità, anche se si tratta perlopiù di qualche atollo e arcipelago sparso nel Pacifico (e.g. Tuvalu, Carteret e Kiribati) le cui sorti – vacanzieri a parte – non interessano un emerito Nulla a nessuno. In futuro, con un innalzamento dei livelli oceanici di 67 metri (dovuto alla totale fusione dei ghiacci groenlandesi e antartici) voglio proprio vedere che fine faranno città come Miami, Shangai o Napoli.
E pensare che tutto ha avuto inizio con la scoperta della macchina a vapore nella seconda metà del Settecento. Sino a quel momento per la natura eravamo dei granelli di sabbia: solleticavamo. Poi abbiamo iniziato a pungolarla, sempre più forte. Oggi la stiamo trivellando. Ma non preoccupiamoci per lei, perché se non dovessimo abbandonare in tempo il paradigma della crescita infinita ci penseranno quei principi biofisici e termodinamici che reggono il funzionamento dell’Universo da oltre 13 miliardi di anni a ristabilire l’ordine naturale delle cose. E non ci saranno più negoziati né negazionisti che tengano. Ora è ufficiale: siamo una specie in via d’estinzione.
A cosa serve tutto il progresso tecnologico se poi l`umano ha perso completamente il senso mentale e di giusta coscienza nelle proprie capacità nel visualizzare i veri Problemi che incombono su tutti quanti noi e le nostre future generazioni? Amen
Citazioni
«Le emissioni antropiche di gas a effetto serra […] sono attualmente più elevate che mai, ciò che ha generato delle concentrazioni atmosferiche di diossido di carbonio [CO2], di metano e di ossido nitroso senza precedenti da almeno 800’000 anni»
(IPCC, 2014)
«Più le attività umane perturbano il clima, più i rischi di conseguenze gravi, generalizzate e irreversibili […] sono elevati» (IPCC, 2014)
«Il tempo sta scadendo, le leggi fisiche non attendono gli indugi umani»
(Luca Mercalli, 2013)
«La termodinamica non attende i negoziati umani, semplicemente procede per la sua strada gravida di conseguenze irreversibili» (Luca Mercalli, 2016)
«Ci nutriamo di cibi di cui non abbiamo bisogno, acquistiamo beni di cui non abbiamo bisogno, prendiamo farmaci di cui spesso non abbiamo bisogno […] Chi è felice non consuma»
(Franco Berrino, 2019)
«Siamo la prima generazione a sentire l’effetto del cambiamento climatico e l’ultima generazione che può fare qualcosa al riguardo»
(Barack Obama, 2014)
«I cambiamenti climatici galoppano e il tempo per agire sta scadendo»
(Luca Mercalli, 2017)
«Gli squilibri ambientali sono fondati su ingiustizie»
(Piero Bevilacqua, 2016)
«L’economia del riciclo è la più antica economia della storia umana»
(Piero Bevilacqua, 2016)

Buenas tardes amigos y hermanos con esta comida para pensar, incluso si sé que serán y seguirán siendo solo palabras en el viento desde … sic.sic. Desafortunadamente, la prisa y la superficialidad son las enfermedades crónicas de nuestro siglo, y más que en cualquier otro lugar se reflejan en los medios con información que con demasiada frecuencia se falsifica y las personas no quieren o no quieren ver más allá de la punta de la nariz, su estado. momentáneo e ilusorio es más fuerte que su propia conciencia (al menos para aquellos que todavía tienen uno).
Veranos tórridos con niños pequeños y ancianos sufriendo, lluvias torrenciales, bosques en peligro, montañas desmoronadas, glaciares en retirada visible: son signos obvios que nos hacen comprender que estamos experimentando un cambio climático sin precedentes. , si avanza más, pronto correrá el riesgo de comprometer nuestras vidas muy en serio.
Sin embargo, todavía hay quienes niegan la evidencia científica y prefieren pensar que todo es el resultado de una conspiración – “chino”, según Trump – o simplemente un espantapájaros o “histeria” rojo-verde. Millones de jóvenes en todo el mundo sienten la verdadera amenaza y nos piden que actuemos con urgencia para frenar el calentamiento global para que la temperatura no aumente en más de 1.5 grados en comparación con la era preindustrial. Si el aumento excediera este límite, además de fortalecer los fenómenos mencionados anteriormente, nos encontraremos con temperaturas equivalentes a las actuales en Nápoles, las inundaciones y los deslizamientos de tierra serán cada vez más frecuentes, la mayoría de los glaciares del mundo desaparecerán, grandes áreas de la Tierra quedarán desiertos, mientras que otros se verán sumergidos por el aumento de los mares, y los flujos migratorios crecerán en consecuencia.
Conocemos el papel de los gases de efecto invernadero (CO2, metano) en el calentamiento global. Debemos reducir drásticamente su producción, por lo que los combustibles y los combustibles de origen fósil (petróleo, carbón, gas) deben abandonarse a corto plazo. La energía nuclear, aunque no produce CO2, implica riesgos y cargas demasiado altos, incluso para las generaciones futuras, y por lo tanto no puede considerarse como una alternativa. En cambio, nuestro consumo de energía debe ser economizado y cubierto por fuentes de energía renovables (hidroeléctrica, fotovoltaica, biomasa, eólica).
Estas medidas, además de ser indispensables, presentan grandes oportunidades para Europa. Piense en la recuperación de energía de los edificios y plantas industriales existentes, la reducción del tráfico individual junto con la mejora de los medios de transporte públicos y no contaminantes, el aumento de la producción de energía fotovoltaica (para lo cual existe un enorme potencial en nuestro mundo. todavía explotado), para el cuidado del bosque y la vegetación urbana (que contribuyen a la absorción de CO2 y producen madera, materiales de construcción y fuentes de energía renovables), o para la conversión ecológica de la agricultura y la economía en general, todas las medidas que tienen el potencial de crear muchos trabajos valiosos (“nuevo acuerdo verde”). Además, una planificación urbana basada en criterios ecológicos reduciría el tráfico y la cementación perjudicial del paisaje (la producción de cemento también requiere mucha energía fósil), para ahorrar energía utilizando el más adecuado y crear espacios que favorezcan un aumento de la calidad. de la vida
Lo que las diversas instituciones han decidido hasta ahora sobre el tema de la política climática y ambiental no es suficiente para lograr los objetivos necesarios dentro de los plazos establecidos por ellos mismos. Europa en particular debe hacer más en casa y contribuir más a los esfuerzos internacionales. No habrá un nuevo Arca de Noé: si queremos salvarnos a nosotros mismos, debemos salvar el planeta en el que viajamos. Todas las medidas necesarias deben implementarse a la brevedad y siempre deben ser compatibles con la calidad de vida de los involucrados – “gilets jaunes” que enseñan. Una verdadera economía circular debe abolir no solo la explotación de la naturaleza sino también la de quienes trabajan, en Europa y en todo el mundo. Negar que las actividades humanas sean al menos corresponsables del calentamiento global es como negar el Holocausto: la evidencia, para ambos, es tan abrumadora y escalofriante que no debería generar dudas, ni siquiera entre los más obtusos y mal informados. Sin embargo, el escepticismo sobre el calentamiento global es rampante. Muchos prefieren ignorar las alarmas que han estado creciendo en número e insistencia durante algunas décadas, comenzando con la advertencia del Club de Roma en 1972, con la publicación del informe Los límites del desarrollo, hasta los informes más recientes. del IPCC (Panel Intergubernamental sobre Cambio Climático), que desde 1990 hasta hoy analiza y resume periódicamente la excelencia de la investigación científica sobre el cambio climático, observada y prevista, que proporciona indicaciones sobre los riesgos que conllevan y sobre cómo mitigarlos. El quinto informe del IPCC, dividido en tres partes publicado entre 2013 y 2014, consta de 4’852 páginas escritas por cientos de los principales científicos y expertos en clima del mundo. Pero para comprender que estamos trabajando demasiado, ciertamente no es necesario aguantar las miles de páginas publicadas por el IPCC o por otros organismos autorizados. Solo sigue las noticias, y el sentido común, para darte cuenta. Por ejemplo, los medios informaron los hallazgos de estudios muy recientes (publicados en Nature and the Cryosphere) que muestran que, globalmente, en el período 1961-2016 los glaciares perdieron 9,000 billones de toneladas de hielo y que el 4.000 glaciares europeos podrían desaparecer casi por completo para 2100. Lo cual no es tan sorprendente si pensamos que la extensión de los glaciares alpinos ya se ha reducido en un 60% durante el siglo pasado.
Si las temperaturas continúan subiendo, e incluso aumentarán en 7 ° C para fines de siglo si continuamos sin cesar con el modelo habitual, es inevitable que la fusión del hielo vaya de la mano. Y no es algo bueno. En caso de fusión completa, la capa de hielo de Groenlandia puede hacer que los niveles del océano se eleven en 7 metros; La Antártida sola tiene un potencial de 60 metros. Y solo de este último, en el verano de 2017, se desprendió un iceberg dos veces más grande que el Cantón Ticino. Si no pudiéramos bloquear la fusión de estos hielos ancestrales, los cientos de millones de personas que viven a lo largo de la costa tendrán que emigrar. Para cuantificar, las Naciones Unidas predicen que para 2050 habrá 200 millones de migrantes climáticos. De hecho, ya hoy el surgimiento de los océanos amenaza a las primeras comunidades, incluso si se trata principalmente de unos pocos atolones y un archipiélago disperso en el Pacífico (por ejemplo, Tuvalu, Carteret y Kiribati) cuyos destinos, aparte de los turistas, no interesan a un emérito. ninguno. En el futuro, con un aumento en los niveles oceánicos de 67 metros (debido a la fusión total de Groenlandia y el hielo antártico), realmente quiero ver qué sucede en ciudades como Miami, Shanghai o Nápoles.
Y pensar que todo comenzó con el descubrimiento de la máquina de vapor en la segunda mitad del siglo XVIII. Hasta entonces éramos granos de arena en la naturaleza: nos hacíamos cosquillas. Entonces comenzamos a incitarla, haciéndose más fuerte. Hoy lo estamos perforando. Pero no nos preocupemos por ella, porque si no tuviéramos que abandonar el paradigma del crecimiento infinito en el tiempo, esos principios biofísicos y termodinámicos que gobiernan el funcionamiento del Universo durante más de 13 mil millones de años restablecerán el orden natural de las cosas. Y no habrá más negociaciones o negacionistas para tomar. Ahora es oficial: somos una especie en peligro de extinción.
¿De qué sirve todo progreso tecnológico si el humano ha perdido por completo el sentido de la mente y la conciencia correcta en sus habilidades para visualizar los problemas reales que nos incumben a todos nosotros y a nuestras generaciones futuras? amén
comillas
“Las emisiones antropogénicas de gases de efecto invernadero […] son ​​actualmente más altas que nunca, lo que ha generado concentraciones atmosféricas de dióxido de carbono [CO2], metano y óxido nitroso sin precedentes durante al menos 800,000 años”.
(IPCC, 2014)
“Cuanto más las actividades humanas perturban el clima, mayores son los riesgos de consecuencias graves, generalizadas e irreversibles” […] (IPCC, 2014)
“El tiempo se acaba, las leyes físicas no están esperando el retraso humano”
(Luca Mercalli, 2013)
“La termodinámica no espera negociaciones humanas, simplemente sigue su camino lleno de consecuencias irreversibles” (Luca Mercalli, 2016)
“Nos alimentamos de alimentos que no necesitamos, compramos productos que no necesitamos, tomamos medicamentos que a menudo no necesitamos […] Quien está feliz no consume”
(Franco Berrino, 2019)
“Somos la primera generación en sentir el efecto del cambio climático y la última generación que puede hacer algo al respecto”.
(Barack Obama, 2014)
“El cambio climático está galopando y el tiempo para actuar se está acabando”
(Luca Mercalli, 2017)
“Los desequilibrios ambientales se basan en injusticias”
(Piero Bevilacqua, 2016)
“La economía del reciclaje es la economía más antigua de la historia humana”
(Piero Bevilacqua, 2016)

Good evening friends and brothers with this food for thought even if I know they will be and will remain only words in the wind since … sic.sic. Unfortunately, haste and superficiality are the chronic diseases of our century, and more than any other place they are reflected in the media with information that is too often falsified and, people are not or do not want to see beyond the tip of their nose, their status momentary and illusory is stronger than their own consciousness (at least for those who still hold one).
Torrid summers with small children and elderly people suffering, torrential rains, woods in distress, mountains crumbling, glaciers retreating visibly: they are all obvious signs that make us understand that we are experiencing an unprecedented climate change, which , if it advances further, it will soon risk compromising our lives very seriously.
Yet there are still those who deny scientific evidence and prefer to think that everything is the result of some conspiracy – “Chinese”, according to Trump – or simply a red-green scarecrow or “hysteria”. Millions of young people around the world instead feel the real threat and ask us to act urgently to curb global warming so that the temperature does not increase by more than 1.5 degrees compared to the pre-industrial era. If the increase were to exceed this limit, in addition to strengthening the phenomena mentioned above we will find ourselves with temperatures equivalent to the current ones in Naples, floods and landslides will be more and more frequent, most of the glaciers in the world will disappear, large areas of the Earth they will be deserted while others will be submerged by the rising seas, and the migratory flows will grow accordingly.
We know the role of greenhouse gases (CO2, methane) on global warming. We must drastically reduce their production, so fuels and fuels of fossil origin (oil, coal, gas) must be abandoned in the short term. Nuclear energy, while not producing CO2, involves too high risks and burdens, even for future generations, and cannot therefore be considered as an alternative. Our energy consumption must instead be economized and covered by renewable energy sources (hydroelectric, photovoltaic, biomass, wind).
These measures, besides being indispensable, present great opportunities for Europe. Think of the energy recovery of existing buildings and industrial plants, the reduction of individual traffic together with the upgrading of public and non-polluting means of transport, the increase in the production of photovoltaic energy (for which there is enormous potential in our world. still exploited), to the care of the forest and urban greenery (which contribute to the absorption of CO2 and produce timber, construction material and renewable energy source), or to the ecological conversion of agriculture and the whole economy, all measures that have the potential to create many valuable jobs (“green new deal”). Furthermore, an urban planning based on ecological criteria would reduce the traffic and the detrimental cementification of the landscape (cement production also requires a lot of fossil energy), to save energy by using the most suitable one and to create spaces that favor an increase in quality of life.
What has been decided so far by the various institutions on the subject of climate and environmental policy is not sufficient to achieve the necessary objectives within the deadlines set by themselves. Europe in particular must do more at home and contribute more to international efforts. There will be no new Noah’s Ark: if we want to save ourselves we must save the planet on which we travel. All the necessary measures must be implemented shortly and always made compatible with the quality of life of those involved – “gilets jaunes” they teach. A true circular economy must abolish not only the exploitation of nature but also that of those who work – in Europe and globally. Denying that human activities are at least co-responsible for global warming is like denying the Holocaust: the evidence, for both, is so overwhelming and chilling that it shouldn’t give rise to doubts, not even among the most obtuse and ill-informed. Yet skepticism about global warming is rampant. Many prefer to ignore the alarm bells that have been growing in number and insistence for some decades now, starting with the warning from the Club of Rome in 1972, with the publication of the report The limits of development, up to the most recent reports of the IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), which from 1990 to today analyzes and summarizes the excellence periodically of scientific research on climate change – observed and predicted – providing indications on the risks they entail and on how to mitigate them. The fifth IPCC report – divided into three parts published between 2013 and 2014 – consists of 4’852 pages written by hundreds of the world’s leading scientists and climate experts. But to understand that we are pulling too hard, it is certainly not necessary to put up with the thousands of pages published by the IPCC or by other authoritative bodies. Just follow the news – and common sense – to realize it. For example, the media reported the findings of very recent studies (published in nature and the Cryosphere) which show that, globally, in the period 1961-2016 the glaciers lost 9,000 billion tons of ice and that the 4,000 European glaciers could almost completely disappear by 2100. Which is not so surprising if we think that the extent of Alpine glaciers has already been reduced by 60% over the last century.
If temperatures continue to rise – and they will even increase by 7 ° C by the end of the century if we were to continue unabated with the business-as-usual model – it is inevitable that the melting of the ice will go hand in hand. And it’s not a good thing. In case of complete fusion, the Greenlandic ice cap can make ocean levels rise by 7 meters; Antarctica alone has a potential of 60 meters. And just from the latter, in the summer of 2017, an iceberg twice as big as Canton Ticino came off. If we were not able to block the merger of these ancestral ice the hundreds of millions of people who live along the coast will have to emigrate. To quantify, the United Nations predicts that by 2050 there will be 200 million climate migrants. In fact, already today the rise of the oceans threatens the first communities, even if it is mostly a few atolls and scattered archipelago in the Pacific (eg Tuvalu, Carteret and Kiribati) whose destinies – apart from holidaymakers – do not interest an emeritus. Nothing to nobody. In the future, with an increase in ocean levels of 67 meters (due to the total fusion of the Greenland and Antarctic ice) I really want to see what happens to cities like Miami, Shanghai or Naples.
And to think that it all began with the discovery of the steam engine in the second half of the eighteenth century. Until then we were grains of sand in nature: we tickled. Then we started to goad her, getting stronger. Today we are drilling it. But let’s not worry about her, because if we didn’t have to abandon the paradigm of infinite growth in time, those biophysical and thermodynamic principles that govern the functioning of the Universe for over 13 billion years will re-establish the natural order of things. And there will be no more negotiations or denialists to take. Now it’s official: we are an endangered species.
What good is all technological progress if the human has completely lost the sense of mind and right conscience in its abilities to visualize the real problems that are incumbent on all of us and our future generations? Amen
Quotes
“The anthropogenic emissions of greenhouse gases […] are currently higher than ever, which has generated atmospheric concentrations of carbon dioxide [CO2], methane and nitrous oxide without precedent for at least 800,000 years”
(IPCC, 2014)
“The more the human activities disturb the climate, the more the risks of serious, generalized and irreversible consequences […] are high” (IPCC, 2014)
“Time is running out, physical laws are not waiting for human delay”
(Luca Mercalli, 2013)
“Thermodynamics does not wait for human negotiations, it simply proceeds along its path fraught with irreversible consequences” (Luca Mercalli, 2016)
“We feed on foods we don’t need, we buy goods that we don’t need, we take drugs that we often don’t need […] Who’s happy doesn’t consume”
(Franco Berrino, 2019)
“We are the first generation to feel the effect of climate change and the last generation that can do something about it”
(Barack Obama, 2014)
“Climate change is galloping and time to act is running out”
(Luca Mercalli, 2017)
“Environmental imbalances are based on injustices”
(Piero Bevilacqua, 2016)
“The recycling economy is the oldest economy in human history”
(Piero Bevilacqua, 2016)

Boa noite, amigos e irmãos com este alimento para reflexão, mesmo que eu saiba que eles serão e permanecerão apenas palavras ao vento desde … sic.sic. Infelizmente, a pressa e a superficialidade são as doenças crônicas do nosso século e, mais do que qualquer outro lugar, são refletidas na mídia com informações falsas com demasiada frequência e as pessoas não querem ou não querem ver além da ponta do nariz, seu status momentâneo e ilusório é mais forte que sua própria consciência (pelo menos para aqueles que ainda possuem uma).
Verões tórridos com crianças pequenas e idosos sofrendo, chuvas torrenciais, bosques em perigo, montanhas em ruínas, geleiras se retirando visivelmente: são sinais óbvios que nos fazem entender que estamos passando por uma mudança climática sem precedentes, que , se avançar, em breve arriscará comprometer nossas vidas muito a sério.
No entanto, ainda existem aqueles que negam evidências científicas e preferem pensar que tudo é resultado de alguma conspiração – “chinesa”, segundo Trump – ou simplesmente de um espantalho vermelho-verde ou “histeria”. Milhões de jovens em todo o mundo sentem a ameaça real e nos pedem para agir urgentemente para conter o aquecimento global, para que a temperatura não aumente mais de 1,5 graus em comparação com a era pré-industrial. Se o aumento exceder esse limite, além de fortalecer os fenômenos mencionados acima, encontraremos temperaturas equivalentes às atuais em Nápoles, inundações e deslizamentos de terra serão cada vez mais frequentes, a maioria das geleiras do mundo desaparecerá, grandes áreas da Terra, eles serão abandonados, enquanto outros serão submersos pelo mar crescente, e os fluxos migratórios crescerão de acordo.
Conhecemos o papel dos gases de efeito estufa (CO2, metano) no aquecimento global. Devemos reduzir drasticamente sua produção, para que combustíveis e combustíveis de origem fóssil (petróleo, carvão, gás) sejam abandonados a curto prazo. A energia nuclear, embora não produza CO2, envolve riscos e encargos muito altos, mesmo para as gerações futuras, e não pode, portanto, ser considerada uma alternativa. Em vez disso, nosso consumo de energia deve ser economizado e coberto por fontes de energia renováveis ​​(hidrelétrica, fotovoltaica, biomassa, eólica).
Essas medidas, além de indispensáveis, apresentam grandes oportunidades para a Europa. Pense na recuperação de energia de edifícios e plantas industriais existentes, na redução do tráfego individual e na melhoria dos meios de transporte públicos e não poluentes, no aumento da produção de energia fotovoltaica (para a qual existe um enorme potencial em nosso mundo. ainda exploradas), aos cuidados com a floresta e a vegetação urbana (que contribuem para a absorção de CO2 e produzem madeira, material de construção e fonte de energia renovável) ou para a conversão ecológica da agricultura e de toda a economia, todas as medidas que têm o potencial de criar muitos empregos valiosos (“novo acordo verde”). Além disso, um planejamento urbano baseado em critérios ecológicos reduziria o tráfego e a cimentação perigosa da paisagem (a produção de cimento também requer muita energia fóssil), para economizar energia usando a mais adequada e criar espaços que favoreçam o aumento da qualidade da vida.
O que foi decidido até agora pelas várias instituições em matéria de política climática e ambiental não é suficiente para alcançar os objetivos necessários dentro dos prazos estabelecidos por elas. A Europa em particular deve fazer mais em casa e contribuir mais para os esforços internacionais. Não haverá nova Arca de Noé: se queremos salvar a nós mesmos, devemos salvar o planeta em que viajamos. Todas as medidas necessárias devem ser implementadas em breve e sempre compatíveis com a qualidade de vida dos envolvidos – “gilets jaunes” que eles ensinam. Uma verdadeira economia circular deve abolir não apenas a exploração da natureza, mas também a de quem trabalha – na Europa e no mundo. Negar que as atividades humanas sejam pelo menos co-responsáveis ​​pelo aquecimento global é como negar o Holocausto: a evidência, para ambos, é tão esmagadora e assustadora que não deve suscitar dúvidas, nem mesmo entre as mais obtusas e mal informadas. No entanto, o ceticismo sobre o aquecimento global é galopante. Muitos preferem ignorar os sinais de alarme que vêm crescendo em número e insistência há algumas décadas, começando com o aviso do Clube de Roma em 1972, com a publicação do relatório Os limites do desenvolvimento, até os relatórios mais recentes do IPCC (Painel Intergovernamental de Mudanças Climáticas), que de 1990 a hoje analisa e resume periodicamente a excelência de pesquisas científicas sobre mudanças climáticas – observadas e previstas – fornecendo indicações sobre os riscos que elas provocam e sobre como mitigá-las. O quinto relatório do IPCC – dividido em três partes, publicado entre 2013 e 2014 – consiste em 4’852 páginas escritas por centenas dos principais cientistas e especialistas em clima do mundo. Mas, para entender que estamos nos esforçando demais, certamente não é necessário suportar as milhares de páginas publicadas pelo IPCC ou por outros órgãos competentes. Basta seguir as notícias – e bom senso – para perceber. Por exemplo, a mídia relatou os resultados de estudos muito recentes (publicados na natureza e na Criosfera) que mostram que, globalmente, no período de 1961 a 2016, as geleiras perderam 9.000 bilhões de toneladas de gelo e que as 4.000 geleiras européias poderiam desaparecer quase completamente até 2100. O que não é tão surpreendente se pensarmos que a extensão das geleiras alpinas já foi reduzida em 60% no último século.
Se as temperaturas continuarem a subir – e até aumentarão 7 ° C até o final do século, se continuarmos inabaláveis ​​com o modelo de negócios habitual -, é inevitável que o derretimento do gelo ande de mãos dadas. E não é uma coisa boa. Em caso de fusão completa, a calota de gelo da Groenlândia pode elevar os níveis do oceano em 7 metros; Só a Antártica tem um potencial de 60 metros. E apenas a partir deste último, no verão de 2017, um iceberg duas vezes maior que o Cantão Ticino saiu. Se não formos capazes de bloquear a fusão desses gelos ancestrais, as centenas de milhões de pessoas que vivem ao longo da costa terão que emigrar. Para quantificar, as Nações Unidas prevêem que em 2050 haverá 200 milhões de migrantes climáticos. De fato, já hoje a ascensão dos oceanos ameaça as primeiras comunidades, mesmo que sejam principalmente alguns atóis e arquipélago disperso no Pacífico (por exemplo, Tuvalu, Carteret e Kiribati) cujos destinos – além dos turistas – não interessam a um emérito. nenhum. No futuro, com um aumento do nível dos oceanos de 67 metros (devido à fusão total do gelo da Groenlândia e da Antártica), eu realmente quero ver o que acontece com cidades como Miami, Xangai ou Nápoles.
E pensar que tudo começou com a descoberta do motor a vapor na segunda metade do século XVIII. Até então, éramos grãos de areia na natureza: fazíamos cócegas. Então começamos a provocá-la, ficando mais forte. Hoje estamos perfurando. Mas não vamos nos preocupar com ela, porque se não tivermos que abandonar o paradigma do crescimento infinito no tempo, esses princípios biofísicos e termodinâmicos que governam o funcionamento do Universo por mais de 13 bilhões de anos restabelecerão a ordem natural das coisas. E não haverá mais negociações ou negações a serem tomadas. Agora é oficial: somos uma espécie em extinção.
De que adianta todo o progresso tecnológico se o humano perdeu completamente o senso de mente e consciência correta em suas habilidades para visualizar os problemas reais que são inerentes a todos nós e às gerações futuras? amém
Cotações
“As emissões antropogênicas de gases de efeito estufa […] estão atualmente mais altas do que nunca, o que gerou concentrações atmosféricas de dióxido de carbono [CO2], metano e óxido nitroso sem precedentes por pelo menos 800.000 anos”
(IPCC, 2014)
“Quanto mais as atividades humanas perturbam o clima, maiores são os riscos de consequências sérias, generalizadas e irreversíveis […]” (IPCC, 2014)
“O tempo está se esgotando, as leis físicas não estão aguardando atraso humano”
(Luca Mercalli, 2013)
“A termodinâmica não espera por negociações humanas, simplesmente segue seu caminho repleto de consequências irreversíveis” (Luca Mercalli, 2016)
“Nós nos alimentamos de alimentos que não precisamos, compramos mercadorias que não precisamos, tomamos remédios que muitas vezes não precisamos […] Quem é feliz não consome”
(Franco Berrino, 2019)
“Somos a primeira geração a sentir o efeito das mudanças climáticas e a última geração que pode fazer algo a respeito”
(Barack Obama, 2014)
“As mudanças climáticas estão galopando e o tempo para agir está se esgotando”
(Luca Mercalli, 2017)
“Desequilíbrios ambientais são baseados em injustiças”
(Piero Bevilacqua, 2016)
“A economia da reciclagem é a economia mais antiga da história da humanidade”
(Piero Bevilacqua, 2016)

مساء الخير أيها الأصدقاء والإخوة مع هذا الطعام للتفكير حتى لو كنت أعلم أنهم سيكونون وسيظلون مجرد كلمات في مهب الريح منذ … هكذا. لسوء الحظ ، التسرع والسطحية هي الأمراض المزمنة في قرننا ، وأكثر من أي مكان آخر تنعكس في وسائل الإعلام بمعلومات غالباً ما تكون مزيفة ، والناس لا يرغبون أو لا يريدون أن يروا ما وراء أطرافهم ، وضعهم لحظة وهمية أقوى من وعيه (على الأقل بالنسبة لأولئك الذين لا يزالون يحتفظون بواحد).
الصيف الحار مع الأطفال الصغار وكبار السن الذين يعانون ، والأمطار الغزيرة ، والغابات في محنة ، والجبال تنهار ، وتراجع الأنهار الجليدية بشكل واضح: إنها كلها علامات واضحة تجعلنا نفهم أننا نواجه تغييراً غير مسبوق في المناخ ، مما إذا تقدمت أكثر ، فستخاطر قريبًا بالتعرض لخطر حياتنا على محمل الجد.
ومع ذلك ، لا يزال هناك من ينكر الأدلة العلمية ويفضلون الاعتقاد بأن كل شيء هو نتيجة بعض المؤامرة – “الصينية” ، وفقًا لترامب – أو ببساطة فزاعة خضراء أو “هستيريا”. بدلاً من ذلك ، يشعر ملايين الشباب حول العالم بالتهديد الحقيقي ويطلبون منا التحرك بشكل عاجل للحد من ظاهرة الاحتباس الحراري بحيث لا تزيد درجة الحرارة بأكثر من 1.5 درجة مقارنة بعصر ما قبل الصناعة. إذا كانت الزيادة تتجاوز هذا الحد ، فبالإضافة إلى تعزيز الظواهر المذكورة أعلاه ، سنجد أنفسنا مع درجات حرارة معادلة للظواهر الحالية في نابولي ، وستكون الفيضانات والانهيارات الأرضية أكثر وأكثر تكرارا ، وستختفي معظم الأنهار الجليدية في العالم ، وستختفي مساحات واسعة من الأرض سوف تكون مهجورة في حين أن الآخرين سيغرقون في أعالي البحار ، وسوف تنمو تدفقات الهجرة وفقًا لذلك.
نحن نعرف دور غازات الدفيئة (ثاني أكسيد الكربون والميثان) في ظاهرة الاحتباس الحراري. يجب أن نخفض إنتاجها بشكل كبير ، لذلك يجب التخلي عن الوقود والوقود ذو الأصل الأحفوري (النفط ، الفحم ، الغاز) على المدى القصير. الطاقة النووية ، رغم عدم إنتاجها لثاني أكسيد الكربون ، تنطوي على مخاطر وأعباء كبيرة للغاية ، حتى بالنسبة للأجيال القادمة ، وبالتالي لا يمكن اعتبارها بديلاً. بدلاً من ذلك ، يجب أن يكون استهلاكنا للطاقة واقتصاديًا ومغطىًا بمصادر الطاقة المتجددة (الطاقة الكهرومائية ، الضوئية ، الكتلة الحيوية ، الرياح).
هذه التدابير ، إلى جانب كونها لا غنى عنها ، توفر فرصًا كبيرة لأوروبا. فكر في استعادة الطاقة للمباني والمنشآت الصناعية الحالية ، والحد من حركة المرور الفردية مع رفع مستوى وسائل النقل العامة وغير الملوثة ، وزيادة إنتاج الطاقة الضوئية (التي توجد إمكانات هائلة في عالمنا. لا تزال مستغلة) ، لرعاية الغابات والمساحات الخضراء في المناطق الحضرية (التي تسهم في امتصاص ثاني أكسيد الكربون وتنتج الأخشاب ومواد البناء ومصدر الطاقة المتجددة) ، أو في التحول البيئي للزراعة والاقتصاد كله ، جميع التدابير التي لديها القدرة على خلق العديد من الوظائف القيمة (“صفقة جديدة خضراء”). علاوة على ذلك ، فإن التخطيط الحضري القائم على المعايير الإيكولوجية من شأنه أن يقلل من حركة المرور والسمنت الضار للمناظر الطبيعية (يتطلب إنتاج الأسمنت أيضًا الكثير من الطاقة الأحفورية) ، لتوفير الطاقة عن طريق استخدام الأنسب وخلق مساحات تفضل زيادة في الجودة الحياة.
إن ما قررته حتى الآن المؤسسات المختلفة حول موضوع المناخ والسياسة البيئية لا يكفي لتحقيق الأهداف الضرورية في المواعيد النهائية المحددة من قبلها. يجب على أوروبا على وجه الخصوص بذل المزيد من الجهد في الداخل والمساهمة أكثر في الجهود الدولية. لن تكون هناك سفينة نوح جديدة: إذا أردنا أن ننقذ أنفسنا ، يجب أن ننقذ الكوكب الذي نسافر عليه. يجب تنفيذ جميع التدابير اللازمة قريبًا وجعلها متوافقة دائمًا مع نوعية حياة المشاركين – “gilets jaunes” التي يعلمونها. يجب أن يلغي الاقتصاد الدائري الحقيقي ليس فقط استغلال الطبيعة ولكن أيضًا استغلال أولئك الذين يعملون – في أوروبا والعالم. إن إنكار أن تكون الأنشطة البشرية مسؤولة على الأقل عن الاحترار العالمي يشبه إنكار الهولوكوست: فالأدلة ، لكليهما ، ساحقة وقشعريرة لدرجة أنه لا ينبغي أن تثير الشكوك ، ولا حتى بين أكثر الناس فظيعة وغير مطلعين. ومع ذلك فإن الشكوك حول ظاهرة الاحتباس الحراري متفشية. يفضل الكثيرون تجاهل أجراس الإنذار التي تزايدت في العدد والإصرار منذ عدة عقود الآن ، بدءًا من التحذير من نادي روما في عام 1972 ، مع نشر تقرير “حدود التطوير” ، حتى آخر التقارير من الفريق الحكومي الدولي المعني بتغير المناخ (الفريق الحكومي الدولي المعني بتغير المناخ) ، الذي يقوم منذ عام 1990 وحتى اليوم بتحليل وتلخيص التميز بشكل دوري البحث العلمي حول تغير المناخ – الملاحظة والمتوقعة – توفير مؤشرات على المخاطر التي تنطوي عليها وكيفية التخفيف منها. يتألف التقرير الخامس للفريق الحكومي الدولي المعني بتغير المناخ – مقسم إلى ثلاثة أجزاء نشرت بين عامي 2013 و 2014 – من 4’852 صفحة كتبها مئات من كبار العلماء وخبراء المناخ في العالم. ولكن لفهم أننا نسحب أكثر من اللازم ، فمن المؤكد أنه ليس من الضروري أن نتحمل آلاف الصفحات التي نشرتها الهيئة الحكومية الدولية المعنية بتغير المناخ أو الهيئات الرسمية الأخرى. فقط اتبع الأخبار – والحس السليم – لتحقيق ذلك. على سبيل المثال ، أبلغت وسائل الإعلام عن نتائج الدراسات الحديثة للغاية (التي نشرت في الطبيعة والغلاف الجليدي) والتي أظهرت ، على المستوى العالمي ، في الفترة 1961-2016 أن الأنهار الجليدية فقدت 9000 مليار طن من الجليد وأن يمكن أن تختفي تمامًا 4000 من الأنهار الجليدية الأوروبية بحلول عام 2100. وهذا ليس مفاجئًا للغاية إذا اعتقدنا أن نطاق الأنهار الجليدية في جبال الألب قد انخفض بالفعل بنسبة 60٪ خلال القرن الماضي.
إذا استمرت درجات الحرارة في الارتفاع – وحتى ستزداد بمقدار 7 درجات مئوية بحلول نهاية هذا القرن إذا كنا سنستمر بلا هوادة مع نموذج العمل المعتاد – فمن المحتم أن ذوبان الجليد سوف يسير جنبًا إلى جنب. وهذا ليس بالأمر الجيد. في حالة الانصهار الكامل ، يمكن أن يجعل الغطاء الجليدي في جرينلاند ارتفاع مستويات المحيط بمقدار 7 أمتار القارة القطبية الجنوبية وحدها لديها إمكانات 60 متر. وفقط من الأخير ، في صيف عام 2017 ، كان جبل جليدي ضعف حجم كانتون تيسينو. إذا لم نتمكن من منع اندماج جليد الأجداد هذا ، فسيتعين على مئات الملايين من الأشخاص الذين يعيشون على طول الساحل أن يهاجروا. ولتحديد الكمي ، تتوقع الأمم المتحدة أنه بحلول عام 2050 سيكون هناك 200 مليون مهاجر للمناخ. في الواقع ، يهدد صعود المحيطات بالفعل المجتمعات الأولى ، حتى لو كان معظمها من الجزر المرجانية والأرخبيل المتناثرة في المحيط الهادئ (مثل توفالو ، وكاريتير وكيريباتي) الذين لا تهمهم مصيرهم – بصرف النظر عن مصطافي العطلات. لا شيء. في المستقبل ، مع زيادة مستويات المحيط التي تبلغ 67 مترًا (بسبب الانصهار الكلي لثلوج غرينلاند والقطب الجنوبي) أريد حقًا أن أرى ما يحدث لمدن مثل ميامي أو شنغهاي أو نابولي.
والتفكير في الأمر كله بدأ باكتشاف محرك البخار في النصف الثاني من القرن الثامن عشر. حتى ذلك الحين كنا حبيبات الرمال في الطبيعة: لقد دغدغنا. ثم بدأنا في دفعها ، ونصبح أقوى. اليوم نحن نحفرها. لكن لا داعي للقلق بشأنها ، لأنه إذا لم يكن علينا أن نتخلى عن نموذج النمو اللانهائي في الوقت المناسب ، فإن تلك المبادئ الفيزيائية الحيوية والديناميكية الحرارية التي تحكم سير أعمال الكون لأكثر من 13 مليار عام ستعيد تأسيس النظام الطبيعي للأشياء. ولن يكون هناك المزيد من المفاوضات أو الإنكار الواجب اتخاذها. الآن هو رسمي: نحن من الأنواع المهددة بالانقراض.
ما الفائدة من كل التقدم التكنولوجي إذا كان الإنسان قد فقد الإحساس بالذهن والضمير التام في قدراته على تصور المشكلات الحقيقية التي تقع على عاتقنا جميعًا وعلى أجيالنا المستقبلية؟ آمين
ونقلت
“انبعاثات غازات الدفيئة البشرية المنشأ […] في الوقت الحالي أعلى من أي وقت مضى ، الأمر الذي أدى إلى تركيزات من ثاني أكسيد الكربون في الغلاف الجوي [CO2] والميثان وأكسيد النيتروز دون سابقتها على الأقل 800000 عام”
(IPCC ، 2014)
“كلما زادت الأنشطة البشرية التي تزعج المناخ ، زادت مخاطر العواقب الخطيرة والمعممة التي لا رجعة عنها […]” (IPCC ، 2014)
“الوقت ينفد ، والقوانين الفيزيائية لا تنتظر التأخير البشري”
(لوكا ميركالي ، 2013)
“الديناميكا الحرارية لا تنتظر المفاوضات الإنسانية ، إنها تسير ببساطة على طريقها محفوفة بعواقب لا رجعة فيها” (Luca Mercalli، 2016)
“إننا نتغذى على الأطعمة التي لا نحتاج إليها ، ونشتري السلع التي لا نحتاج إليها ، ونتناول الأدوية التي لا نحتاج إليها في كثير من الأحيان […] من هو سعيد لا يستهلك”
(فرانكو بيرينو ، 2019)
“نحن الجيل الأول الذي يشعر بتأثير تغير المناخ والجيل الأخير الذي يمكنه فعل شيء حيال ذلك”
(باراك أوباما ، 2014)
“التغير المناخي يشتد والوقت للعمل ينفد”
(لوكا ميركالي ، 2017)
“الاختلالات البيئية تستند إلى الظلم”
(بييرو بيفيلاكوا ، 2016)
“اقتصاد إعادة التدوير هو أقدم اقتصاد في تاريخ البشرية”
(بييرو بيفيلاكوا ، 2016)

Ultimi commenti

21.11 | 11:34

Salutoni

08.09 | 20:00

che incredibile scoperta..non credevo mi fosse possibile resistere e invece l'ho ascoltato fino alla fine

05.09 | 14:47

Siete eccezionali! 💖 💖 💖 💖 💖 💖 LussoFrancescano, uno tra i più bei siti! 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖

30.05 | 18:55

Grazie di cuore ❤ mio amatissimo guerriero della luce. Un sito stupendo.

Condividi questa pagina