4. apr, 2022

Germania alla canna del gas esilarante.

Germania alla canna del gas esilarante.
E’ veramente da ridere come se si fossero fatti di gas esilarante: l’elite politica tedesca e quella europea in generale si rivela ogni giorno di più al di sotto di ogni aspettativa. Sulla faccenda del gas russo da pagare in rubli o meglio da pagare alla sede russa della Gazprombank e non nelle filiali europee dove i soldi potrebbero essere confiscati, si sta assistendo a una vera e propria commedia che passa interamente sulla testa dei cittadini costretti a pagare prezzi sempre più alti. Dopo giorni di sussurri e grida, dopo aver rubato le riserve e l’oro russo, con il pretesto dell’Ucraina, dopo aver detto che mai e poi si sarebbe pagato il gas in rubli, dopo che Putin ha dovuto pazientemente spiegare al cancelliere Scholz, uomo davvero da cancellare, che il meccanismo è un po’ diverso , il governo tedesco ha scoperto che il contratto per l’importazione con il gas non l’avevano con la Gazprom, ma con la sua controllata Gazprom Germania Gmbh ( il nome è stato preso dal latino) che la società madre ha abbondonato. Dunque non esistono più contratti per il gas russo. Sembrerebbe che le autorità tedesche ignorassero che si tratta di due organizzazioni completamente diverse. La Gazprom Germania è la sede di un conglomerato che comprende 40 imprese che operano in più di 20 paesi in Europa, Asia e Nord America e fino a venerdì era una controllata al 100% della Gazprom russa. Poi la società madre si è ritirata e dunque la sua filiale di Berlino ha perso qualsiasi collegamento con il gas russo e dunque con tutte le attività economiche collegate. Peggio ancora, si ritiene che questa società sia insolvente e rischi di andare in bancarotta entro poche settimane, a quel punto sarà liquidata. Tutti i suoi clienti saranno ora costretti ad acquistare gas da Gazprom Russia e pagare in rubli. Niente rubli, niente gas.
Avendo imposto sanzioni anti-russe come richiesto da Washington, la Germania ha già congelato le riserve valutarie russe. Il più grande impianto di stoccaggio di gas del paese a Rehden (Bassa Sassonia) è pieno solo per lo 0,5%, un minimo storico. Fino a venerdì, questo caveau dell’energia, così come una serie di altre strutture situate in punti chiave dell’infrastruttura energetica tedesca, apparteneva indirettamente alla Gazprom russa, ma ora non più. Se prima il governo tedesco aveva minacciato di nazionalizzare le società russe del gas sul suo territorio, ora tali minacce sono diventate vane. La Germania non ha altro da rubare alla Russia per costringerla a mantenere il flusso di gas. Se vogliono il gas ora i rappresentanti del governo tedesco dovrebbero andare a San Pietroburgo e negoziare un nuovo accordo direttamente con Gazprom, in rubli, ma non possono farlo perché secondo la Carta dell’energia e il terzo pacchetto energetico dell’Unione Europea, ogni singolo fornitore di risorse energetiche all’UE è tenuto a far parte del sistema giuridico europeo , forse non direttamente, ma sicuramente attraverso filiali come Gazprom Germania GmbH. Pertanto, tutti i contratti di Gazprom con acquirenti dell’Unione Europea sono stati firmati da quest’ultima e dalle altre filiali in diversi Paesi visto che l’Europa considera inaccettabili i contratti fuori dalla giurisdizione dell’Unione Europea che peraltro non è che un surrogato di quella americana. La stessa identica cosa si è verificata con l’altro colosso russo dell’energia, ossia Rosneft.
Come si potrà mai risolvere la situazione? In realtà Mosca aveva prospettato uno schema che salvava la faccia a tutti: i clienti europei avrebbero pagato in euro alla Gazprombank russa la quale poi li avrebbe trasformati in rubli. Ma l’occasione non è stata colta e Berlino nella sua ottusità ha minacciato di sequestrare le società affiliate pensando che questo sarebbe stata una mossa vincente: invece si sono ritrovati con un guscio vuoto in mano. Del resto è quello che capita alle teste vuote. Ora naturalmente la calata di braghe dovrà essere più eclatante e dovrà riguardare l’intera Europa. Del resto come da tradizione le stanze della servitù non sono mai riscaldate.

 

Germany to the barrel of laughing gas.
It is really to laugh as if they were made of laughing gas: the German political elite and the European one in general turns out to be more and more below all expectations every day. On the matter of Russian gas to be paid in rubles or rather to be paid at the Russian headquarters of Gazprombank and not in the European branches where the money could be confiscated, we are witnessing a real comedy that passes entirely on the heads of citizens forced to pay prices. higher and higher. After days of whispers and shouts, after stealing Russian reserves and gold, under the pretext of Ukraine, after saying that gas would never be paid in rubles, after Putin had to patiently explain to Chancellor Scholz , a man really to be canceled, that the mechanism is a little different, the German government discovered that the contract for the import with gas was not with Gazprom, but with its subsidiary Gazprom Germany Gmbh (the name is taken from the Latin) that the parent company abandoned. Therefore, there are no longer any contracts for Russian gas. It would seem that the German authorities were unaware that these are two completely different organizations. Gazprom Germany is the headquarters of a conglomerate that includes 40 companies operating in more than 20 countries in Europe, Asia and North America and until Friday was a wholly owned subsidiary of Russian Gazprom. Then the parent company withdrew and therefore its Berlin branch lost all links with Russian gas and therefore with all related economic activities. Worse still, this company is believed to be insolvent and in danger of going bankrupt within a few weeks, at which point it will be liquidated. All its customers will now be forced to buy gas from Gazprom Russia and pay in rubles. No rubles, no gas.
Having imposed anti-Russian sanctions as requested by Washington, Germany has already frozen Russian foreign exchange reserves. The country's largest gas storage facility in Rehden (Lower Saxony) is only 0.5% full, an all-time low. Until Friday, this energy vault, as well as a number of other facilities located at key points of the German energy infrastructure, belonged indirectly to Russian Gazprom, but no longer. If earlier the German government had threatened to nationalize Russian gas companies on its territory, now such threats have vanished. Germany has nothing else to steal from Russia to force it to keep the gas flowing. If they want gas now the representatives of the German government should go to St. Petersburg and negotiate a new agreement directly with Gazprom, in rubles, but they cannot do it because according to the Energy Charter and the third energy package of the European Union, every single energy supplier to the EU is required to be part of the European legal system, perhaps not directly, but certainly through subsidiaries such as Gazprom Germany GmbH. Therefore, all of Gazprom's contracts with buyers from the European Union have been signed by the latter and by the other subsidiaries in various countries, given that Europe considers contracts outside the jurisdiction of the European Union unacceptable, which, moreover, is only a surrogate. than the American one. The exact same thing happened with the other Russian energy giant, namely Rosneft.
How can the situation ever be resolved? In reality, Moscow had proposed a scheme that saved everyone's face: European customers would pay in euros to the Russian Gazprombank which would then have turned them into rubles. But the opportunity was not seized and Berlin in its dullness threatened to seize the affiliated companies thinking that this would be a winning move: instead they found themselves with an empty shell in hand. After all, that's what happens to empty heads. Now, of course, the lowering of breeches will have to be more striking and will have to cover the whole of Europe. Moreover, as per tradition, the servants' rooms are never heated.

 

Alemania al barril de gas de la risa.
Realmente es para reír como si estuvieran hechos de gas de la risa: la élite política alemana y la europea en general resulta estar cada día más por debajo de todas las expectativas. En el tema del gas ruso a pagar en rublos o mejor dicho a pagar en la sede rusa de Gazprombank y no en las sucursales europeas donde se podría confiscar el dinero, estamos asistiendo a una verdadera comedia que pasa enteramente por la cabeza de ciudadanos obligados pagar precios cada vez más altos. Después de días de susurros y gritos, después de robar las reservas rusas y el oro, con el pretexto de Ucrania, después de decir que el gas nunca se pagaría en rublos, después de que Putin tuvo que explicarle pacientemente al canciller Scholz, un hombre realmente a ser cancelado, que el mecanismo es un poco diferente, el gobierno alemán descubrió que el contrato para la importación de gas no era con Gazprom, sino con su filial Gazprom Germany Gmbh (el nombre está tomado del latín) que la empresa matriz abandonó. Por lo tanto, ya no hay contratos para el gas ruso. Parecería que las autoridades alemanas no sabían que se trata de dos organizaciones completamente diferentes. Gazprom Alemania es la sede de un conglomerado que incluye 40 empresas que operan en más de 20 países de Europa, Asia y América del Norte y hasta el viernes era una subsidiaria de propiedad total de la rusa Gazprom. Luego, la empresa matriz se retiró y, por lo tanto, su sucursal de Berlín perdió todos los vínculos con el gas ruso y, por lo tanto, con todas las actividades económicas relacionadas. Peor aún, se cree que esta empresa es insolvente y está en peligro de quebrar en unas semanas, momento en el que será liquidada. Todos sus clientes ahora se verán obligados a comprar gas de Gazprom Rusia y pagar en rublos. Sin rublos, sin gasolina.
Habiendo impuesto sanciones contra Rusia a pedido de Washington, Alemania ya ha congelado las reservas de divisas rusas. La instalación de almacenamiento de gas más grande del país en Rehden (Baja Sajonia) está llena solo un 0,5%, un mínimo histórico. Hasta el viernes, esta bóveda de energía, así como una serie de otras instalaciones ubicadas en puntos clave de la infraestructura energética alemana, pertenecían indirectamente a la rusa Gazprom, pero ya no. Si antes el gobierno alemán había amenazado con nacionalizar las empresas de gas rusas en su territorio, ahora esas amenazas se han desvanecido. Alemania no tiene nada más que robarle a Rusia para obligarla a mantener el flujo de gas. Si quieren gas ahora los representantes del gobierno alemán deberían ir a San Petersburgo y negociar un nuevo acuerdo directamente con Gazprom, en rublos, pero no pueden porque según la Carta de la Energía y el tercer paquete energético de la Unión Europea, todos los proveedores de energía de la UE deben formar parte del sistema legal europeo, quizás no directamente, pero ciertamente a través de subsidiarias como Gazprom Germany GmbH. Por lo tanto, todos los contratos de Gazprom con compradores de la Unión Europea han sido firmados por estos últimos y por las demás filiales en varios países, dado que Europa considera inaceptables los contratos fuera de la jurisdicción de la Unión Europea, lo que, además, es solo un sustituto. que la americana. Exactamente lo mismo sucedió con el otro gigante energético ruso, a saber, Rosneft.
¿Cómo se puede resolver la situación? En realidad, Moscú había propuesto un esquema que salvó la cara a todos: los clientes europeos pagarían en euros al Gazprombank ruso que luego los habría convertido en rublos. Pero la oportunidad no se aprovechó y Berlín, en su aburrimiento, amenazó con apoderarse de las empresas afiliadas pensando que sería un movimiento ganador: en cambio, se encontraron con un caparazón vacío en la mano. Después de todo, eso es lo que les sucede a las cabezas vacías. Ahora, por supuesto, la bajada de calzones tendrá que ser más llamativa y tendrá que abarcar toda Europa. Además, según la tradición, las habitaciones de los sirvientes nunca se calientan.

 

L'Allemagne au baril de gaz hilarant.
C'est vraiment rire comme s'ils étaient faits de gaz hilarant : l'élite politique allemande et européenne en général s'avère chaque jour de plus en plus en deçà de toutes les attentes. Sur la question du gaz russe à payer en roubles ou plutôt à payer au siège russe de Gazprombank et non dans les succursales européennes où l'argent pourrait être confisqué, on assiste à une véritable comédie qui passe entièrement sur la tête des citoyens contraints payer des prix de plus en plus élevés. Après des jours de chuchotements et de cris, après avoir volé des réserves et de l'or russes, sous le prétexte de l'Ukraine, après avoir dit que le gaz ne serait jamais payé en roubles, après que Poutine ait dû patiemment expliquer au chancelier Scholz, un homme vraiment à annuler, que le mécanisme est un peu différent, le gouvernement allemand a découvert que le contrat d'importation de gaz n'était pas avec Gazprom, mais avec sa filiale Gazprom Germany Gmbh (le nom est tiré du latin) que la maison mère a abandonné. Par conséquent, il n'y a plus de contrats pour le gaz russe. Il semblerait que les autorités allemandes ignoraient qu'il s'agissait de deux organisations complètement différentes. Gazprom Allemagne est le siège d'un conglomérat qui comprend 40 entreprises opérant dans plus de 20 pays en Europe, en Asie et en Amérique du Nord et jusqu'à vendredi était une filiale à 100% du russe Gazprom. Puis la maison mère s'est retirée et donc sa filiale berlinoise a perdu tout lien avec le gaz russe et donc avec toutes les activités économiques qui y étaient liées. Pire encore, cette société serait insolvable et risquait de faire faillite d'ici quelques semaines, date à laquelle elle serait liquidée. Tous ses clients seront désormais obligés d'acheter du gaz à Gazprom Russie et de payer en roubles. Pas de roubles, pas d'essence.
Après avoir imposé des sanctions anti-russes à la demande de Washington, l'Allemagne a déjà gelé les réserves de change russes. La plus grande installation de stockage de gaz du pays à Rehden (Basse-Saxe) n'est remplie qu'à 0,5 %, un niveau historiquement bas. Jusqu'à vendredi, cette voûte énergétique, ainsi qu'un certain nombre d'autres installations situées à des points clés de l'infrastructure énergétique allemande, appartenaient indirectement au russe Gazprom, mais plus. Si auparavant le gouvernement allemand avait menacé de nationaliser les entreprises gazières russes sur son territoire, ces menaces ont maintenant disparu. L'Allemagne n'a rien d'autre à voler à la Russie pour la forcer à maintenir le flux de gaz. S'ils veulent du gaz maintenant, les représentants du gouvernement allemand devraient se rendre à Saint-Pétersbourg et négocier un nouvel accord directement avec Gazprom, en roubles, mais ils ne peuvent pas le faire car, selon la Charte de l'énergie et le troisième paquet énergétique de l'Union européenne, chaque fournisseur d'énergie de l'UE est tenu de faire partie du système juridique européen, peut-être pas directement, mais certainement par l'intermédiaire de filiales telles que Gazprom Germany GmbH. Par conséquent, tous les contrats de Gazprom avec des acheteurs de l'Union européenne ont été signés par ces derniers et par les autres filiales dans divers pays, étant donné que l'Europe considère comme inacceptables les contrats hors de la juridiction de l'Union européenne, qui, d'ailleurs, n'est qu'un substitut. que celui américain. La même chose s'est produite avec l'autre géant russe de l'énergie, à savoir Rosneft.
Comment la situation peut-elle jamais être résolue ? En réalité, Moscou avait proposé un stratagème qui sauvait la face à tous : les clients européens paieraient en euros à la banque russe Gazprom qui les aurait ensuite transformés en roubles. Mais l'occasion n'a pas été saisie et Berlin, dans sa morosité, a menacé de saisir les sociétés affiliées en pensant que ce serait un coup gagnant : au lieu de cela, elles se sont retrouvées avec une coquille vide à la main. Après tout, c'est ce qui arrive aux têtes vides. Maintenant, bien sûr, l'abaissement de la culotte devra être plus frappant et devra couvrir toute l'Europe. De plus, selon la tradition, les chambres des domestiques ne sont jamais chauffées.

 

Германия в бочку веселящего газа.
Реально смеяться так, словно они сделаны из веселящего газа: немецкая политическая элита, да и вообще европейская, с каждым днем ​​оказывается все более ниже всяких ожиданий. По поводу оплаты российского газа в рублях, а точнее в российской штаб-квартире Газпромбанка, а не в европейских отделениях, где деньги могут быть конфискованы, мы наблюдаем настоящую комедию, которая проходит целиком на головах граждан, вынужденных платить цены все выше и выше. После нескольких дней перешептываний и криков, после кражи российских запасов и золота, под предлогом Украины, после заявлений о том, что газ никогда не будет оплачиваться в рублях, после того, как Путину пришлось терпеливо объяснять канцлеру Шольцу, человеку, которого действительно нужно отменить, что механизм немного другой, немецкое правительство обнаружило, что контракт на импорт газа был не с Газпромом, а с его дочерней компанией Gazprom Germany Gmbh (название взято с латыни), от которой материнская компания отказалась. Поэтому контрактов на российский газ больше нет. Похоже, немецкие власти не знали, что это две совершенно разные организации. «Газпром Германия» является штаб-квартирой конгломерата, включающего 40 компаний, работающих в более чем 20 странах Европы, Азии и Северной Америки, и до пятницы была дочерней компанией российского «Газпрома». Затем материнская компания вышла из нее, и поэтому ее берлинский филиал потерял все связи с российским газом и, следовательно, со всей связанной с ним экономической деятельностью. Что еще хуже, эта компания считается неплатежеспособной и находится под угрозой банкротства в течение нескольких недель, после чего она будет ликвидирована. Все его потребители теперь будут вынуждены покупать газ у «Газпрома России» и платить в рублях. Нет рублей, нет газа.
Введя по просьбе Вашингтона антироссийские санкции, Германия уже заморозила российские валютные резервы. Крупнейшее в стране газохранилище в Редене (Нижняя Саксония) заполнено всего на 0,5%, что является рекордно низким показателем. До пятницы этот энергохранилище, а также ряд других объектов, расположенных в ключевых точках германской энергетической инфраструктуры, косвенно принадлежали российскому «Газпрому», но больше не принадлежат. Если раньше правительство Германии угрожало национализировать российские газовые компании на своей территории, то теперь такие угрозы исчезли. Германии больше нечего красть у России, чтобы заставить ее продолжать поставки газа. Если они хотят газа сейчас, то представители правительства Германии должны ехать в Санкт-Петербург и вести переговоры о новом соглашении напрямую с Газпромом, в рублях, но они не могут этого сделать, потому что согласно Энергетической хартии и третьему энергопакету Евросоюза, каждый поставщик энергии в ЕС должен быть частью европейской правовой системы, возможно, не напрямую, но, безусловно, через дочерние компании, такие как Gazprom Germany GmbH. Поэтому все контракты Газпрома с покупателями из Евросоюза подписаны последними и другими дочерними обществами в разных странах, учитывая, что Европа считает неприемлемыми контракты вне юрисдикции Евросоюза, который к тому же является лишь суррогатом. чем американский. То же самое произошло и с другим российским энергетическим гигантом, а именно с «Роснефтью».
Как вообще может разрешиться ситуация? На самом деле Москва предложила схему, спасшую всем лицо: европейские клиенты будут платить в евро российскому Газпромбанку, который затем конвертирует их в рубли. Но шанс не был использован, и Берлин в своей тупости пригрозил захватом аффилированных компаний, думая, что это будет выигрышным ходом: вместо этого они оказались с пустой оболочкой в ​​руках. В конце концов, это то, что происходит с пустыми головами. Теперь, конечно, опускание бриджей должно быть более разительным и должно охватывать всю Европу. Более того, комнаты для прислуги по традиции никогда не отапливаются.

Ultimi commenti

21.11 | 11:34

Salutoni

08.09 | 20:00

che incredibile scoperta..non credevo mi fosse possibile resistere e invece l'ho ascoltato fino alla fine

05.09 | 14:47

Siete eccezionali! 💖 💖 💖 💖 💖 💖 LussoFrancescano, uno tra i più bei siti! 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖

30.05 | 18:55

Grazie di cuore ❤ mio amatissimo guerriero della luce. Un sito stupendo.

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