24. apr, 2022

Soros, il subcomandante dell'Ucraina.

Soros, il subcomandante dell'Ucraina.
Due anni fa George Soros, in una lunga intervista al mensile tedesco Cicero ( qui, ma articoli a pagamento https://www.cicero.de/) descrisse la guerra che viviamo oggi, i suoi scopi finali e persino la strategia dei combattimenti a partire da un concetto fondamentale, ovvero che gli ucraini sono solo carne da cannone: “Abbiamo bisogno dell’Ucraina come siluro nella guerra con la Russia. Il destino dei cittadini di questo Paese non ci riguarda affatto”. Una dichiarazione di fondo su cui si imperniano gli eventi di oggi, da una parte la Nato che manda armi a più non posso sapendo bene che Kiev non può vincere questa guerra e che ogni proiettile non è altro che una morte insensata e dall’altra la Russia che procede con lentezza cercando di fare il meno possibile vittime civili: in quell’intervista infatti Soros disse che gli ucraini dovranno combattere da soli e il più a lungo possibile ma ha anche affermato che la debolezza della Russia risiede nel fatto che “la Federazione russa non potrà lasciare che gli ucraini muoiano di fame e muoiano congelati tra le rovine. Tuttavia, l’Europa vincerà comunque anche se dall’Ucraina rimane solo un’enorme cenere, disseminata di una montagna di cadaveri puzzolenti “.
Tutto è chiaro e non potrebbe essere altrimenti perché Soros potrebbe essere descritto come un contractor di lusso del Dipartimento di stato americano che con la sue ong e fondazioni collabora efficacemente alla destabilizzazione dei Paesi che Washington vuole controllare. Del resto egli stesso ammette tranquillamente di aver attivamente partecipato al golpe di Maidan “Sì, le mie organizzazioni hanno preso parte a questa rivoluzione. È stato un investimento redditizio. Sono contento del risultato”.
Oggi egli possiede tutti media ucraini oltre ad una notevole fortuna immobiliare e di fatto controlla attraverso la corruzione tutta l’amministrazione di Kiev. Probabilmente questo non sorprenderà nessuno e tuttavia il cinismo di Soros è così strettamente legato a quello dell’impero che egli ne è quasi una specie di simbolo. Con il pretesto di “salvare la democrazia in Ucraina” che egli stesso peraltro ha assassinato a Maidan, vuole mettere in difficoltà Putin e il governo russo in maniera da ottenere una sorta di rivoluzione colorata a Mosca, l’unico modo che gli Usa hanno per poter avere ragione del potere russo. . I personaggi ingaggiati per questo scopo hanno ottenuto scarsissimi risultati e persino la farsa dell’avvelenamento di Navalny, alla fine si è risolto nel ridicolo così adesso hanno attrezzato una guerra di lunga durata per logorare Putin. Tuttavia sia Soros che Washington, sia molti commentatori come ad esempio Craig Roberts, inconsciamente fautori delle stragi come colpo mortale di annientamento, non hanno capito e tenuto conto di un fattore decisivo: la relativa lentezza della guerra sta facendo uscire dal Paese i fautori del regime del Kiev che se ne vanno ben sapendo che alla fine la Russia finirà col prevalere. L’inconscio razzismo europeo che favorisce la prospettiva di accogliere milioni di ucraini biondi e con gli occhi azzurri sta svuotando il Paese proprio di quelli che per qualche motivo erano ostili alla Russia, così che la futura Ucraina qualunque territorio abbia non sarà facilmente penetrabile. Qualcuno ritiene che la Russia non abbia toccato la parte occidentale del Paese, in sostanza quella che sotto l’Austria – Ungheria, sia chiamava Rutenia, proprio per favorire questo esodo. Naturalmente non si può provare questa ipotesi, ma il fatto che lungo i confini di Russia e Bielorussia siano ammassate truppe d’elite per contrastare qualunque colpo di mano della Nato per interposta Polonia, fa intuire che il non intervento in questa regione abbia alla base proprio questa ragione.
Per giunta dopo l’inizio dell’operazione ucraina, gran parte delle quinte colonne, in gran parte sorosiane, hanno cominciato esse stesse ad andarsene o a perdere il precedente appeal diminuendo quindi la pressione esercitabile per un cambio di regime a Mosca. Questo significa esattamente il contrario di quando avevano almanaccato il miliardario e i sui partner di Washington: il tempo non sta lavorando per la Nato, ma per la Russia come del resto è facilmente intuibile visto che il neo liberismo non riesce davvero a pensare in tempi lunghi. Sempre Craig Roberts pensa che non aver colpito duramente all’inizio aumenti le possibilità di scontro nucleare, ma francamente non credo proprio: se si rimane al di fuori della cerchia di credenze magiche sull’onnipotenza degli Usa, si vede benissimo che in realtà la Russia ha dimostrato che le sue nuove armi missilistiche non sono un bluff, ma qualcosa di molto efficiente e letale di cui gli occidentali potranno disporre solo fra qualche anno. E’ probabile che proprio questo abbia allontanato la prospettiva di allargamento del conflitto.

 

Soros, the subcomandante of Ukraine.
Two years ago George Soros, in a long interview with the German monthly Cicero (here, but paid articles https://www.cicero.de/) described the war we are experiencing today, its final aims and even the strategy of the fighting at starting from a fundamental concept, namely that Ukrainians are only cannon fodder: “We need Ukraine as a torpedo in the war with Russia. The fate of the citizens of this country does not concern us at all ”. A basic declaration on which today's events hinge, on the one hand the NATO that sends weapons to the most I cannot know well that Kiev cannot win this war and that every bullet is nothing more than a senseless death and on the other the Russia which is proceeding slowly trying to make as little civilian casualties as possible: in that interview Soros said that the Ukrainians will have to fight alone and for as long as possible but he also affirmed that Russia's weakness lies in the fact that "the Federation Russia will not be able to let Ukrainians starve and freeze to death in the ruins. However, Europe will still win even if only a huge ash remains from Ukraine, strewn with a mountain of stinking corpses ".
Everything is clear and it could not be otherwise because Soros could be described as a luxury contractor of the US State Department who, with his NGO and foundations, collaborates effectively in the destabilization of the countries that Washington wants to control. Moreover, he himself calmly admits that he actively participated in the Maidan coup. “Yes, my organizations have taken part in this revolution. It was a profitable investment. I'm happy with the result ”.
Today he owns all Ukrainian media as well as a considerable real estate fortune and effectively controls the entire administration in Kiev through corruption. This will probably surprise no one and yet Soros’s cynicism is so closely linked to that of the empire that he is almost a kind of symbol. Under the pretext of "saving democracy in Ukraine" which he himself assassinated in Maidan, he wants to put Putin and the Russian government in difficulty in order to obtain a sort of colored revolution in Moscow, the only way the US has to to be able to take control of Russian power. . Characters hired for this purpose achieved very little and even the farce of Navalny's poisoning eventually turned out to be ridiculous so now they've rigged a long-lasting war to wear down Putin. However, both Soros and Washington, as well as many commentators such as Craig Roberts, unconsciously advocates of the massacres as a fatal blow to annihilation, have not understood and taken into account a decisive factor: the relative slowness of the war is driving the regime's supporters out of the country. of Kiev who leave knowing full well that Russia will eventually prevail. The unconscious European racism that favors the prospect of welcoming millions of blond and blue-eyed Ukrainians is emptying the country of those who for some reason were hostile to Russia, so that whatever territory the future Ukraine has will not be easily penetrated. Some believe that Russia has not touched the western part of the country, essentially what under Austria-Hungary was called Ruthenia, precisely to encourage this exodus. Of course, this hypothesis cannot be proved, but the fact that elite troops are massed along the borders of Russia and Belarus to counter any NATO coup through Poland, suggests that the non-intervention in this region has its own basis. this reason.
Moreover, after the start of the Ukrainian operation, most of the fifth columns, mostly Sorosians, themselves began to leave or to lose their previous appeal, thus decreasing the pressure that could be exerted for a change of regime in Moscow. This means exactly the opposite of when the billionaire and his Washington partners had been almanacred: time is not working for NATO, but for Russia as is easily understood since neo-liberalism really can't think for a long time. Craig Roberts also thinks that not hitting hard at the beginning increases the chances of a nuclear confrontation, but frankly I don't think so: if you stay outside the circle of magical beliefs about the omnipotence of the United States, you can see very well that in reality Russia has shown that its new missile weapons are not a bluff, but something very efficient and lethal that Westerners will only be able to dispose of in a few years. It is probable that precisely this has removed the prospect of widening the conflict.

 

Soros, el subcomandante de Ucrania.
Hace dos años, George Soros, en una larga entrevista con el mensual alemán Cicero (aquí, pero artículos pagados https://www.cicero.de/) describió la guerra que estamos viviendo hoy, sus objetivos finales e incluso la estrategia de la lucha. a partir de un concepto fundamental, a saber, que los ucranianos son solo carne de cañón: “Necesitamos a Ucrania como torpedo en la guerra con Rusia. El destino de los ciudadanos de este país no nos preocupa en absoluto”. Una declaración básica sobre la que giran los acontecimientos de hoy, por un lado la OTAN que envía armas al máximo no puedo saber bien que Kiev no puede ganar esta guerra y que cada bala no es más que una muerte sin sentido y por otro la Rusia que es avanzando lentamente tratando de hacer la menor cantidad posible de víctimas civiles: en esa entrevista Soros dijo que los ucranianos tendrán que luchar solos y durante el mayor tiempo posible pero también afirmó que la debilidad de Rusia radica en el hecho de que "la Federación Rusia no será capaz de dejar que los ucranianos mueran de hambre y congelados en las ruinas. Sin embargo, Europa seguirá ganando aunque solo quede una enorme ceniza de Ucrania, sembrada con una montaña de cadáveres apestosos".
Todo está claro y no podía ser de otra manera porque a Soros se le podría calificar como un contratista de lujo del Departamento de Estado estadounidense que, con sus ONG y fundaciones, colabora eficazmente en la desestabilización de los países que Washington quiere controlar. Además, él mismo admite tranquilamente que participó activamente en el golpe de Maidan: “Sí, mis organizaciones han tomado parte en esta revolución. Fue una inversión rentable. Estoy contento con el resultado”.
Hoy es dueño de todos los medios ucranianos, así como de una considerable fortuna inmobiliaria y controla efectivamente toda la administración en Kiev a través de la corrupción. Probablemente esto no sorprenda a nadie y, sin embargo, el cinismo de Soros está tan ligado al del imperio que es casi una especie de símbolo. Con el pretexto de "salvar la democracia en Ucrania" que él mismo asesinó en Maidan, quiere poner en aprietos a Putin y al gobierno ruso para lograr una especie de revolución de colores en Moscú, la única forma que tiene EE. para aprovechar el poder ruso. . Los personajes contratados para este propósito lograron muy poco e incluso la farsa del envenenamiento de Navalny finalmente resultó ser ridícula, por lo que ahora han amañado una guerra duradera para desgastar a Putin. Sin embargo, tanto Soros como Washington, así como muchos comentaristas como Craig Roberts, inconscientemente defensores de las masacres como golpe de gracia al aniquilamiento, no han entendido y tenido en cuenta un factor decisivo: la relativa lentitud de la guerra está impulsando la decisión del régimen. simpatizantes fuera del país de Kiev que se van sabiendo muy bien que Rusia eventualmente prevalecerá. El racismo europeo inconsciente que favorece la perspectiva de acoger a millones de ucranianos rubios y de ojos azules está vaciando el país de aquellos que por alguna razón eran hostiles a Rusia, de modo que cualquier territorio que tenga la futura Ucrania no será fácilmente penetrado. Algunos creen que Rusia no ha tocado la parte occidental del país, esencialmente lo que bajo Austria-Hungría se llamaba Rutenia, precisamente para fomentar este éxodo. Por supuesto, esta hipótesis no se puede probar, pero el hecho de que las tropas de élite se concentran a lo largo de las fronteras de Rusia y Bielorrusia para contrarrestar cualquier golpe de la OTAN a través de Polonia, sugiere que la no intervención en esta región tiene su propia razón.
Además, tras el inicio de la operación ucraniana, la mayoría de las quintas columnas, en su mayoría sorosianos, comenzaron a marcharse o a perder su atractivo anterior, disminuyendo así la presión que se podía ejercer para un cambio de régimen en Moscú. Esto significa exactamente lo contrario de cuando el multimillonario y sus socios de Washington fueron almanaqueados: el tiempo no está funcionando para la OTAN, sino para Rusia, como se comprende fácilmente ya que el neoliberalismo no puede realmente pensar durante mucho tiempo. Craig Roberts también piensa que no pegar fuerte al principio aumenta las posibilidades de un enfrentamiento nuclear, pero francamente yo no lo creo: si te quedas fuera del círculo de creencias mágicas sobre la omnipotencia de Estados Unidos, lo ves muy bien. que en realidad Rusia ha demostrado que sus nuevas armas de misiles no son un farol, sino algo muy eficiente y letal de lo que los occidentales solo podrán disponer en unos años. Es probable que precisamente esto haya eliminado la perspectiva de ampliar el conflicto.

 

Soros, le sous-commandant de l'Ukraine.
Il y a deux ans, George Soros, dans une longue interview accordée au mensuel allemand Cicero (ici, mais articles payants https://www.cicero.de/) décrivait la guerre que nous vivons aujourd'hui, ses finalités et même la stratégie des combats à partir d'un concept fondamental, à savoir que les Ukrainiens ne sont que de la chair à canon : « Nous avons besoin de l'Ukraine comme torpille dans la guerre avec la Russie. Le sort des citoyens de ce pays ne nous concerne pas du tout ». Une déclaration fondamentale sur laquelle s'articulent les événements d'aujourd'hui, d'un côté l'OTAN qui envoie des armes au plus je ne peux pas bien savoir que Kiev ne peut pas gagner cette guerre et que chaque balle n'est rien de plus qu'une mort insensée et de l'autre la Russie qui est procéder lentement en essayant de faire le moins de victimes civiles possible : dans cette interview, Soros a déclaré que les Ukrainiens devront se battre seuls et aussi longtemps que possible, mais il a également affirmé que la faiblesse de la Russie réside dans le fait que « la Fédération de Russie ne sera pas capable de laisser les Ukrainiens mourir de faim et de froid dans les ruines. Cependant, l'Europe gagnera quand même même s'il ne reste qu'une énorme cendre d'Ukraine, jonchée d'une montagne de cadavres puants".
Tout est clair et il ne pouvait en être autrement car Soros pourrait être décrit comme un entrepreneur de luxe du département d'État américain qui, avec ses ONG et ses fondations, collabore efficacement à la déstabilisation des pays que Washington veut contrôler. De plus, lui-même reconnaît calmement avoir participé activement au coup d'État de Maïdan : « Oui, mes organisations ont participé à cette révolution. C'était un investissement rentable. Je suis content du résultat ».
Aujourd'hui, il possède tous les médias ukrainiens ainsi qu'une fortune immobilière considérable et contrôle de fait toute l'administration de Kiev par la corruption. Cela n'étonnera probablement personne et pourtant le cynisme de Soros est si étroitement lié à celui de l'empire qu'il en est presque une sorte de symbole. Sous prétexte de "sauver la démocratie en Ukraine" qu'il a lui-même assassinée à Maïdan, il veut mettre Poutine et le gouvernement russe en difficulté pour obtenir une sorte de révolution colorée à Moscou, seul moyen pour les États-Unis de pouvoir profiter de la puissance russe. . Les personnages embauchés à cette fin ont obtenu très peu de résultats et même la farce de l'empoisonnement de Navalny s'est finalement avérée ridicule, alors maintenant ils ont truqué une guerre de longue durée pour épuiser Poutine. Cependant, tant Soros que Washington, ainsi que de nombreux commentateurs comme Craig Roberts, qui prônent inconsciemment les massacres comme un coup mortel à l'anéantissement, n'ont pas compris et pris en compte un facteur décisif : la relative lenteur de la guerre pousse le régime à des supporters hors du pays de Kiev qui partent en sachant pertinemment que la Russie finira par l'emporter. Le racisme européen inconscient qui favorise la perspective d'accueillir des millions d'Ukrainiens blonds et aux yeux bleus vide le pays de ceux qui, pour une raison quelconque, étaient hostiles à la Russie, de sorte que quel que soit le territoire de la future Ukraine, il ne sera pas facilement pénétré. Certains pensent que la Russie n'a pas touché la partie occidentale du pays, essentiellement ce que sous l'Autriche-Hongrie s'appelait la Ruthénie, précisément pour encourager cet exode. Bien sûr, cette hypothèse ne peut être prouvée, mais le fait que des troupes d'élite soient massées le long des frontières de la Russie et de la Biélorussie pour contrer tout coup d'État de l'OTAN à travers la Pologne, suggère que la non-intervention dans cette région a sa propre raison.
De plus, après le début de l'opération ukrainienne, la plupart des cinquièmes colonnes, majoritairement sorosiennes, ont elles-mêmes commencé à partir ou à perdre leur attrait précédent, diminuant ainsi la pression qui pouvait être exercée pour un changement de régime à Moscou. Cela signifie exactement le contraire de l'almanacre du milliardaire et de ses partenaires de Washington : le temps ne travaille pas pour l'OTAN, mais pour la Russie, comme on le comprend aisément puisque le néolibéralisme ne peut pas vraiment penser longtemps. Craig Roberts pense aussi que ne pas frapper fort au début augmente les chances d'un affrontement nucléaire, mais franchement je ne le pense pas : si on reste en dehors du cercle des croyances magiques sur la toute-puissance des États-Unis, on voit très bien qu'en réalité la Russie a montré que ses nouvelles armes de missiles ne sont pas un bluff, mais quelque chose de très efficace et meurtrier dont les Occidentaux ne pourront se débarrasser que dans quelques années. Il est probable que cela a précisément écarté la perspective d'un élargissement du conflit.

 

Сорос, субкоманданте Украины.
Два года назад Джордж Сорос в большом интервью немецкому ежемесячнику Cicero (здесь, но платные статьи https://www.cicero.de/) описал войну, которую мы переживаем сегодня, ее конечные цели и даже стратегию ведения боевых действий. при отталкивании от фундаментальной концепции, а именно, что украинцы — это только пушечное мясо: «Украина нам нужна как торпеда в войне с Россией. Судьба граждан этой страны нас совершенно не касается». Базовая декларация, от которой зависят сегодняшние события, с одной стороны, НАТО, которое посылает оружие большинству, я не могу хорошо знать, что Киев не может выиграть эту войну и что каждая пуля - не что иное, как бессмысленная смерть, а с другой - Россия, которая медленно, стараясь сделать как можно меньше жертв среди гражданского населения: в том интервью Сорос сказал, что украинцам придется воевать в одиночку и как можно дольше, но он также подтвердил, что слабость России заключается в том, что «Федерация Россия не будет в состоянии дать украинцам умереть с голоду и замерзнуть в руинах. Однако Европа все равно победит, даже если от Украины останется только огромный пепел, усеянный горой вонючих трупов».
Все ясно, и иначе быть не могло, потому что Сороса можно охарактеризовать как роскошного подрядчика Госдепартамента США, который со своими НПО и фондами эффективно сотрудничает в деле дестабилизации стран, которые Вашингтон хочет контролировать. Более того, он сам спокойно признает, что активно участвовал в перевороте на Майдане: «Да, мои организации принимали участие в этой революции. Это было выгодное вложение. Я доволен результатом».
Сегодня он владеет всеми украинскими СМИ, а также значительным состоянием в сфере недвижимости и через коррупцию эффективно контролирует всю администрацию в Киеве. Вероятно, это никого не удивит, и все же цинизм Сороса настолько тесно связан с имперским, что он является почти своего рода символом. Под предлогом «спасения демократии в Украине», которую он сам убил на Майдане, он хочет поставить Путина и российское правительство в затруднительное положение, чтобы добиться своего рода цветной революции в Москве, единственный способ, которым США должны быть в состоянии воспользоваться мощью России. . Нанятые для этой цели персонажи добились очень немногого, и даже фарс с отравлением Навального в итоге оказался смешным, так что теперь они сфальсифицировали многолетнюю войну, чтобы измотать Путина. Однако и Сорос, и Вашингтон, а также многие комментаторы, такие как Крейг Робертс, бессознательно выступающие за резню как смертельный удар на уничтожение, не поняли и не приняли во внимание решающий фактор: относительная медлительность войны является движущей силой режима. сторонников из Киева, которые уезжают, прекрасно зная, что Россия в конечном итоге победит. Бессознательный европейский расизм, благоприятствующий перспективе принять миллионы светловолосых и голубоглазых украинцев, очищает страну от тех, кто по каким-то причинам был враждебен России, так что на любую территорию будущей Украины будет нелегко проникнуть. Некоторые считают, что Россия не коснулась западной части страны, по существу того, что при Австро-Венгрии называлось Русью, именно для того, чтобы поощрить этот исход. Конечно, эту гипотезу нельзя доказать, но тот факт, что вдоль границ России и Белоруссии сосредоточены элитные войска для противодействия любому натовскому перевороту через Польшу, говорит о том, что невмешательство в этот регион имеет под собой свою основу.
Более того, после начала украинской операции большая часть пятой колонны, в основном соросианцы, сами стали уходить или терять свою прежнюю привлекательность, тем самым снижая давление, которое можно было бы оказать для смены режима в Москве. Это означает прямо противоположное тому, когда миллиардера и его вашингтонских партнеров альманакрили: время работает не на НАТО, а на Россию, что легко понять, поскольку неолиберализм не может думать долго. Крейг Робертс тоже считает, что не сильно бить в начале повышает шансы на ядерное противостояние, но, честно говоря, я так не думаю: если оставаться вне круга магических убеждений о всемогуществе США, то можно очень хорошо увидеть что на самом деле Россия показала, что ее новое ракетное оружие - это не блеф, а нечто очень эффективное и смертоносное, от чего западники смогут избавиться только через несколько лет. Вероятно, именно это сняло перспективу расширения конфликта.

Ultimi commenti

21.11 | 11:34

Salutoni

08.09 | 20:00

che incredibile scoperta..non credevo mi fosse possibile resistere e invece l'ho ascoltato fino alla fine

05.09 | 14:47

Siete eccezionali! 💖 💖 💖 💖 💖 💖 LussoFrancescano, uno tra i più bei siti! 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖

30.05 | 18:55

Grazie di cuore ❤ mio amatissimo guerriero della luce. Un sito stupendo.

Condividi questa pagina